Scivolare sulle acque della Piave vecchia, il ramo che si mescola al Sile e giunge alla Laguna di Venezia e proprio per questo, a suo tempo, deviato, un corso d’acqua tranquillo, sicuro, ricco di flora e fauna.
Se navigando chiacchieri di pomodoro e vino ecco che il Wine Garden ultimo diventa un’esperienza quasi mistica, iniziata con la luce del tramonto e terminata sotto le stelle.
Protagonista della serata il rosso pomodoro estivo e maturo e quattro vini che ho abbinato con giustezza ma a salti gustativi, perché i veri degustatori fanno salti e capriole assaggiando.
Le proposte di Monica originali e sorprendenti a partire dalla salsa di pomodoro e cipolle, gustata prima dell’imbarco, a cui abbiamo aggiunto una nuvola di soffice panna e il basilico: il Roero Arneis 2021 di Cantina Clavesana era perfetto, e nessuno si è accorto dei suoi 14 gradi. Volevo un vino che nascesse lungo un fiume, il Tanaro che esonda ogni tanto, come il Piave, quello nuovo.
Saliti sulle barche elettriche di Ilovepiave, silenziose, si propone un tramezzino da sballo con maionese, polvere di datterini essiccati, sgombro cotto al vapore e messo sott’olio, profumo di limone e menta. Tutti incantati e io con il tramezzino ci metto un metodo classico con in fiocchi il Durello Virtú Brut di Dama del Rovere, di Brenton, posto mitico, preso pochi giorni prima in cantina da Massimo Prá.
Si naviga e ci si ferma al Ponte della Campata con un classico, le polpette con il sugo di pomodoro concentrato, un comfortable food per tutti. Se c’è un vino che per me sposa il pomodoro è il Fiano, ecco Chiusa 2019 Fiano del Sannio di Cantina Fosso degli Angeli, grande freschezza e fini note floreali.
Chiudiamo all’approdo con un dolce creativo, sorpresa nella sorpresa, che osa, uno scomposto di riso integrale bollito nel latte, riso integrale soffiato con ricotta fresca, pomodoro confit, liquirizia al naturale e anice e siccome ho avuto solo tre ore per decidere senza aver assaggiato as usual, ci metto uno spettacolo di Moscato d’Asti Canelli di L’armangia Azienda Agricola che comunque non sbagli!
Abbiamo visto sorrisi e spruzzi di felicità, tanto ci basta 

Ad agosto ci riproviamo con i fichi Wine Garden On The River

Serata diversa senza una verdura protagonista come al solito, ma tante, quelle dei profumi d’estate: il pomodoro, le melanzane, le zucchine, le erbe aromatiche, le albicocche. Abbiamo riproposto alcuni dei piatti e dei vini indimenticabili dei nostri 22 WG passati!
E quindi via con le verdure dell’orto crude marinate al sale accompagnate dall’ovetto sodo montato con maionese casalinga e erbette aromatiche. Un vino meraviglioso il Via Sonora di Filippo De Martin, professore arrivato per fortuna al vino, lassù in Valbelluna dove il solaris vitigno resistente, ma da vigne decennali può esprimersi alla grande nel calice, sapido e minerale perfetto con le crudités.
Arriva poi la Pappa al pomodoro piatto del cuore di Monica che un po’ si commuove e la serve lei stessa agli ospiti. Con il pomodoro due sono i vini per me possibili Fiano e, in questo caso, un grande Soave, il Montestelle di La Cappuccina Wines, da vigne vulcaniche di oltre 60 anni costudite dalla famiglia Tessari con amore vero. Perfetto nella sua florealitá di acacia e agrumi, la precisa nota sapida arricchisce di gusto la pappa! Evviva!
È la volta del crostino di segale con verdure al forno e erbe aromatiche proposto con il Lison Classico di VillaBogdano 1880 Wines da vigne centenarie: progetto di recupero di un’imprenditore intelligente, altra bella storia da raccontare.
La serata culmina in un crumble di frutta di stagione cotta al forno, con anice e liquirizia: ci vorrebbe uno spumante rosso, ma io voglio raccontare la storia di Quota 101, dove un imprenditore si innamora di un territorio e ne fa un luogo ancora più bello. Per festeggiare il loro Moscato Fior d’Arancio è semplicemente perfetto.
Un ringraziamento a Daniele Terzariol per aver introdotto la serata, a tutti i graditissimi ospiti e a Arcangelo Piai che sa catturare l’attimo.