L’ultimo Wine Garden è stato un po’ diverso, un Urban WineGarden, in città al Caffè Letterario di San Donà di Piave.
Un Wine Garden che per la prima volta è stato proposto in chiave diversa, come evento per chiudere un progetto, il progetto Culture in Fermento di Forcoop CORA Venezia.
Wine Garden come occasione per raccontare storie di progetto, storie di imprese, storie di persone.
Eh si perché Wine Garden non è solo una degustazione, un evento che racconta di cibo e di vino. WineGarden può essere anche altro, tanto che io e Monica abbiamo presentato durante la serata l’evoluzione di WG e il nuovo sito www.winegardenevent.com realizzato con Andrea Manfrè e PLYRS Creative Studio
ma di ciò ne parleremo appositamente.

Serata diversa senza una verdura protagonista come al solito, ma tante, quelle dei profumi d’estate: il pomodoro, le melanzane, le zucchine, le erbe aromatiche, le albicocche. Abbiamo riproposto alcuni dei piatti e dei vini indimenticabili dei nostri 22 WG passati!
E quindi via con le verdure dell’orto crude marinate al sale accompagnate dall’ovetto sodo montato con maionese casalinga e erbette aromatiche. Un vino meraviglioso il Via Sonora di Filippo De Martin, professore arrivato per fortuna al vino, lassù in Valbelluna dove il solaris vitigno resistente, ma da vigne decennali può esprimersi alla grande nel calice, sapido e minerale perfetto con le crudités.
Arriva poi la Pappa al pomodoro piatto del cuore di Monica che un po’ si commuove e la serve lei stessa agli ospiti. Con il pomodoro due sono i vini per me possibili Fiano e, in questo caso, un grande Soave, il Montestelle di La Cappuccina Wines, da vigne vulcaniche di oltre 60 anni costudite dalla famiglia Tessari con amore vero. Perfetto nella sua florealitá di acacia e agrumi, la precisa nota sapida arricchisce di gusto la pappa! Evviva!
È la volta del crostino di segale con verdure al forno e erbe aromatiche proposto con il Lison Classico di VillaBogdano 1880 Wines da vigne centenarie: progetto di recupero di un’imprenditore intelligente, altra bella storia da raccontare.
La serata culmina in un crumble di frutta di stagione cotta al forno, con anice e liquirizia: ci vorrebbe uno spumante rosso, ma io voglio raccontare la storia di Quota 101, dove un imprenditore si innamora di un territorio e ne fa un luogo ancora più bello. Per festeggiare il loro Moscato Fior d’Arancio è semplicemente perfetto.
Un ringraziamento a Daniele Terzariol per aver introdotto la serata, a tutti i graditissimi ospiti e a Arcangelo Piai che sa catturare l’attimo.